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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016 - ANNO 34 N. 3 - EURO 0,20 Meno tasse per i piacentini Dosi: ‘Detrazioni importanti’ “Tagli a Imu e Tasi: misure forti a beneficio di famiglie e imprese” A PAGINA 4 Il referente di Isde (Medici per l’ambiente): “Bisogna capire che l’accumulo di sostanze che dipendono dai processi di combustione ha ricadute sulla salute” Giuseppe Miserotti: “Inquinamento, gli inceneritori non sono assolti” “La strada è una sola – spiega Miserotti – quella di innescare una serie di processi virtuosi sotto forma di imprenditoria intelligente e innovativa basata sul- la ricerca che consideri un piano del trasporto pri- vato alternativo, energie rinnovabili, incentivare le forme che hanno un impatto ambientale minore”. MURTINU A PAGINA 2 Eletto il successore di Milza: “Pronti alle prossime sfide” Congresso Confcooperative: Malvicini nuovo presidente MURTINU A PAGINA 4 Sicurezza Polizia Municipale, parte il turno di notte CAMINATI A PAGINA 3 A PAGINA 7 Piacenza Jazz Fest, Bahrami suona Bach L’allarme: “Piacenza non deve diventare la terra dei fumi” VIVIPIACENZA A PAGINA 5 Affitto Contratto concordato, Imu e Tasi più leggere A PAGINA 10 Speciale assistenza, terza età in salute DA PAGINA 8 Casa e nozze, bonus e nuove tendenze

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L'allarme: "Piacenza non deve diventare la terra dei fumi"

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Page 1: Corpad 3 18 02 2016

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

REDAZIONE

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016 - ANNO 34 N. 3 - EURO 0,20

Meno tasse per i piacentini Dosi: ‘Detrazioni importanti’“Tagli a Imu e Tasi: misure forti a beneficio di famiglie e imprese”

A PAGINA 4

Il referente di Isde (Medici per l’ambiente): “Bisogna capire che l’accumulo di sostanze che dipendono dai processi di combustione ha ricadute sulla salute”

Giuseppe Miserotti: “Inquinamento, gli inceneritori non sono assolti”

“La strada è una sola – spiega Miserotti – quella di innescare una serie di processi virtuosi sotto forma di imprenditoria intelligente e innovativa basata sul-la ricerca che consideri un piano del trasporto pri-vato alternativo, energie rinnovabili, incentivare le forme che hanno un impatto ambientale minore”.

MURTINU A PAGINA 2

Eletto il successore di Milza: “Pronti alle prossime sfide”

Congresso Confcooperative:Malvicini nuovo presidente

MURTINU A PAGINA 4

Sicurezza

Polizia Municipale, parte il turno di notte

CAMINATI A PAGINA 3

A PAGINA 7

Piacenza Jazz Fest, Bahrami suona BachL’allarme: “Piacenza non deve

diventare la terra dei fumi”

VIVIPIACENZA

A PAGINA 5

Affitto

Contratto concordato, Imu e Tasi più leggere

A PAGINA 10

Speciale assistenza, terza età in salute

DA PAGINA 8

Casa e nozze, bonus e nuove tendenze

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Corriere Padano 18 febbraio 2016

2 ATTUALITÀ ATTUALITÀ

Fare il punto sullo stato della cooperazione piacentina e na-zionale, ed eleggere il nuovo direttivo dell’associazione: questi gli obiettivi principali del Congresso di Confcoopera-tive Piacenza, svoltosi il 15 feb-braio scorso, nella cornice della Sala degli arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, alla pre-senza di ospiti illustri come il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Nel pome-riggio, nell’assemblea dedicata ai cooperatori, è stato eletto il nuovo presidente di Confcoope-rative Piacenza, Fabrizio Mal-vicini, oggi vicepresidente delle Cantine Vicobarone, e già pre-sente nell’associazione come consigliere e vice-presidente di Federagri. Malvicini, nato da una famiglia di agricoltori, ha sempre svolto la sua attività nel settore agricolo, nel 2000 ha fondato un’azienda agricola con il fratello, per poi approdare alla vicepresidenza delle Cantine di Vicobarone, e proprio per il suo percorso, il neo-presidente sen-te “il forte bisogno di puntare sulla conservazione del nostro territorio e sulle nostre specifi-cità. Il tutto, ovviamente, senza dimenticare gli altri settori che fanno parte di Confcooperati-ve”. Ancora da definire, invece la vicepresidenza, che dovrebbe comporsi di due figure. Il nodo sarà sciolto nel corso del primo consiglio provinciale.Il neo-presidente è stato eletto per acclamazione, e i suoi primi ringraziamenti vanno a France-sco Milza, presidente uscente, che ha guidato l’associazione negli ultimi 12 anni: “sono si-curo di ricevere un’associazio-ne forte in tutti i sensi” ha detto Malvicini, che precisa “il mon-do della cooperazione si trova ad affrontare il periodo più dif-ficile della storia moderna”. Il neo-presidente ha voluto, però, lanciare un messaggio di ottimi-smo: “è necessario porre l’ac-cento anche sulle opportunità che possiamo sfruttare” spiega “in tutti i settori si aprono nuovi scenari, e noi siamo più pronti di altri a cogliere la novità”. E proprio sull’innovazione si fo-calizza il pensiero di Malvici-ni: “cooperare vuol dire saper cogliere e interpretare i cam-biamenti” spiega, aggiungendo “l’obiettivo principale è di co-struire un punto di riferimento per tutte le nostre imprese”. Durante l’assemblea pubblica in mattinata, invece, France-sco Milza, presidente uscente, partendo da un assunto tanto semplice quanto efficace “se il mondo fosse perfetto le coope-rative non esisterebbero” aveva spiegato il ruolo che la coopera-zione deve avere “rispondere ai bisogni della comunità, essere solidali, responsabili ed equi”. E per questo Milza ha elogiato la lotta all’illegalità che viene portata avanti anche dal Gover-no, ad esempio con la “legge sulle false cooperative”: è un passaggio fondamentale, spie-ga Milza “per far svolgere al meglio il lavoro della coopera-zione, che va al di là della sem-plice impresa ma punta ad uno sviluppo sociale, che garantisca occupazione e crescita”.Talvolta, alcune cooperative, continua Milza “hanno sacri-ficato patrimonio e profitti per garantire l’occupazione” e sot-to il punto di vista del lavoro, è apprezzato dal presidente di Confcooperative Piacenza, l’a-

Eletto il successore di Francesco Milza, è il vicepresidente delle Cantine di Vicobarone: “Ricevo un’associazione forte, ora siamo pronti a cogliere le nuove opportunità e ad interpretare i cambiamenti del nostro tempo”

timi anni di oltre l’80 per cento, a fronte di una media nazionale del 14, ma non ci sono trionfa-lismi: “niente di miracoloso, anche noi abbiamo pagato dazio durante la crisi ma siamo riusci-ti anche a realizzare progetti e fusioni, come ConsiCopra, Rete Grana Padano o Coopworking”. Dopo Milza, ha preso la parola, sempre in mattinata, Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative che ha posto l’accento sul movimento coope-rativo e sull’economia: “si sono messi al centro imprese e soci: l’Alleanza delle Cooperative, nata come coordinamento, si è

zione del Governo che “a pre-scindere dal colore finalmente si muove dopo anni di immobi-lismo”, anche se la recente rifor-ma del credito cooperativo (che prevede, ad esempio la distri-buzione di dividendi) per Milza rischia di “vanificare lo spirito cooperativo”. Milza ha voluto sottolineare anche il rapporto con l’ammi-nistrazione comunale in questi 12 anni “un confronto franco e leale, soprattutto in relazione a EXPO 2015 e Urban Hub” ri-cordando come la cooperazione piacentina sia estremamente at-tiva e vitale, crescendo negli ul-

Confcooperative, Malvicini presidente

RICCARDO MURTINU

evoluto in un progetto di allean-za più organica” spiega “ormai non esistono più le condizioni ideologiche per la divisione: al centro devono esserci la coope-razione buona e il servizio al pa-ese”. Le cooperative, per Gardi-ni sono “imprese con l’anima”e lavorano con etica e patrimonio intergenerazionali: “non chie-diamo niente ai Governi, ma anzi, offriamo una visione di-versa di società”. Gardini si è poi soffermato sulle questioni economiche spiegando come oggi sia “diventato più difficile fare banca, il denaro costa poco, si guadagna di meno e si rischia

di più”. In un contesto mutevo-le, spiega Gardini “anche le ban-che devono cambiare: il credito cooperativo non deve cambiare ma attrezzarsi per continuare ad erogare credito”. Per Gardini le banche di credito cooperativo sono diverse dalla classica idea di banca: “se saltano, il territorio è impoverito” spiega “non è cer-to una banca dove il 97% del pa-trimonio è in mano alla finanza: deve difendere il territorio, an-che se oggi è necessaria una rete di banche cooperative”. E sul decreto del Governo sul credito cooperativo Gardini ha le idee chiare: “non si può snaturare il

credito cooperativo, spero ci sia dialogo con il Ministero dell’e-conomia” spiega, aggiungendo “se sarà possibile distribuire gli utili sarà una pagina dolorosa per la cooperazione italiana”.Rassicurazioni a Gardini, arri-vano però, dal Ministro dell’e-conomia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ospite di prestigio dell’assemblea: “confermiamo il valore del credito cooperativo” spiega “ma è necessario supera-re alcune condizioni di debolez-za strutturale integrando gruppi di banche, riducendo i rischi”. Il Governo, spiega ancora Padoan “sta lavorando per stabilizzare le banche e il credito, rimuoven-do gradualmente le sofferenze, che stanno sbloccandosi”.Nel suo intervento, poi, il Mi-nistro dell’economia, ha aperto con la notizia della firma del de-creto sulla sospensione delle im-poste per sei mesi per i territori piacentini colpiti dall’alluvione del 14 settembre 2015, facen-

do, poi, un quadro generale: “la crisi da cui stiamo uscendo è profondissima” spiega “ma l’I-talia l’ha affronta con le proprie sole forze, senza chiedere aiu-ti”. Padoan si è soffermato sulla cooperazione: “alcune forme di impresa hanno dato una risposta qualitativa, prima ancora che quantitativa, facendo leva sul capitale sociale” spiega, preci-sando come ci sia “attenzione crescente su forme di impresa cooperativa, che permettono di rilanciare sia il lato economico che sociale”. Le cooperative, spiega Padoan “dal 2008 si sono opposte alla crisi e oggi vanno

verso una stabilizzazione che garantirà servizi e lavoro ai soci, rinunciando addirittura ai profitti di breve periodo”. Al-leanze, fusioni, collaborazioni cooperative e incubatori d’idee sono, per Padoan strade per il futuro di giovani: “la sfida è partire dalla creatività dei gio-vani per trasformarla in reddi-to e stabilità”. In un periodo di grandi sfide per il nostro paese, come bassa crescita del PIL ed enorme debito pubblico, il Governo “vuole rimuovere gli ostacoli strutturali” spiega Pa-doan, il cui ultimo pensiero va alla cooperazione: “è necessario sfruttare la cooperazione socia-le: il Governo c’è e vuole soste-nere il vostro sforzo”.

Il ministro Padoan: “Attenzione crescente all’impresa cooperativa che permette di rilanciare sia il lato economico che quello sociale”

Congresso Confcooperative, la nuova assemblea e i delegatiDurante l’assemblea di Confcooperative Pia-cenza, oltre al presidente Fabrizio Malvicini (nella foto), sono stati eletti anche il Consiglio Provinciale e i delegati regionali e nazionali. In particolare il Consiglio provinciale sarà com-posto da Sergio Bernini, Maria Chiara Bisotti, Marco Campominosi, Daniela Chinosi, Fran-cesco Maria Corradi, Gloria Cristalli, Tiziano Gatti, Alessandro Maffi, Giovanni Merli, Fran-cesco Milza, Daniel Negri, Giancarlo Pedretti, Roberta Rocca, Pier Angelo Solenghi, Mario Spezia, Emilio Toscani e Arlene Zioni. I dele-gati regionali saranno Fabrizio Malvicini, Fran-cesco Milza, Giancarlo Pedretti, Maria Chiara Bisotti, Daniel Negri, Sergio Bernini, Francesco Maria Corradi, Giovanni Merli, Tiziano Gatti, Emilio Toscani, Mario Spezia, Alessandro Maf-fi, Daniela Chinosi, Gianluca Bonatti, Pier An-gelo Solenghi, Arlene Zioni, Francesco Rastelli, Samuele Bertoncini e Marco Campominosi, ol-

tre ai membri supplenti Roberta Rocca, Gloria Cristalli, Daniele Bosoni, Daniele Sarselli e Giovanni Cavanna. I delegati nazionali, eletti da Confcooperative Piacenza sono, invece, Fabri-zio Malvicini, Francesco Milza, Giancarlo Pe-dretti, Maria Chiara Bisotti, Danel Negri, Sergio Bernini, Francesco Maria Corradi con i membri supplenti: Tiziano Gatti e Gianluca Bonatti.

Nuova sede Confcoop, Gardini: “Una casa più grande per una famiglia che cresce”“Quando si apre una casa nuova, significa che la famiglia cresce. E la famiglia di Confcooperati-ve sta crescendo molto bene”. Lo ha detto Mau-rizio Gardini, presidente nazionale di Confco-operative, che ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede di Confcooperative Piacenza in viale Sant’Ambrogio 19. Insieme a lui al ta-glio del nastro - nel giorno della celebrazione del Congresso provinciale al collegio Albero-ni – c’erano anche il presidente provinciale e regionale di Confcoop Francesco Milza, il sot-tosegretario all’Economia Paola De Micheli, il vicesindaco Francesco Timpano e don Serafino Coppellotti che ha benedetto i locali. La nuo-va sede ospita anche gli uffici di Unioncoop, il centro dei servizi amministrativi, Irecoop, l’en-te di formazione professionale, e alcune realtà associate come Aurora Domus e Consorzio Sol.Co. Piacenza. Nei due piani dedicati a Confco-operative lavorano circa quaranta persone, che possono utilizzare spazi più funzionali e lumi-

nosi rispetto alla vecchia sede. “La famiglia è cresciuta nelle risposte che le coop ci chiedo-no – ha proseguito Gardini - La crisi continua a mordere. Il nuovo gruppo dirigente di Confcoop Piacenza dovrà accompagnare la cooperazione verso un futuro che ci renda sempre più respon-sabili a leggere i problemi del territorio”.

Nelle foto in alto, la nuova assemblea di Confcoop Piacenza e il passaggio di consegne tra Milza e Malvicini. Sotto il ministro Padoan

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18 febbraio 2016

3Corriere Padano

PRIMO PIANO

Miserotti: “Piacenza non deve diventarela terra dei fumi”

Sono oltre un centinaio gli studi che mettono in correlazione la sa-lute alla presenza degli inceneri-tori sul territorio. Studio, tra l’al-tro verificati ed attendibili. Uno di questi è quello sugli inceneri-tori del Veneto firmati dalla pro-fessoressa Zambon e dal collega Ricci che ha rilevato un aumento di sarcomi; ma anche lo studio di Coriano sui riferimenti geografi-ci: in base alla collocazione dei termovalorizzatori si è registrato un aumento delle malattie au-toimmuni e dei ricoveri. Lo stes-so studio Moniter condotto dalla Regione Emilia Romagna, nono-stante il limite di aver preso in esame solo 4 inceneritori, è sulla stessa linea dei precendenti. “An-che Moniter – conferma il dottor Giuseppe Miserotti vicepresiden-te Isde Nord Italia (nella foto al

Il referente di Isde: “Gli inceneritori non sono assolti. Hanno avuto incentivi da capogiro, ora investire nelle filiere virtuose a basso impatto ambientale”

centro) – non ha assolto gli in-ceneritori, anzi ha evidenziato un aumento dei nati prematuri e de-gli aborti nella zone intorno agli inceneritori. Ad esempio nella zona di Modena si è registrato un aumento dei tumori al fegato e dei linfomi”.

Ma se la salute ne risente in modo negativo, stando ai dati, allora perchè continuare a farli funzionare nonostante i continui incentivi alla raccolta differen-ziata, pratica certamente antiteti-ca ai termovalorizzatori? “Anche alla luce degli ultimi

ELENA CAMINATIstudi che segnalano un aumento dei decessi in Val Padana dove ci

sono condizioni molto particola-ri, dobbiamo capire che l’accu-mulo di sostanze che dipendono dai processi di combustione ha ricadute sul piano della salute. Esiste una sola strada da affron-tare – conclude Miserotti – quella della prevenzione primaria per

diminuire le emissioni in modo globale”.

Quale via da seguire, allora, per-chè Piacenza non diventi la terra dei fumi? “Ce n’è una sola – ri-sponde convinto – quella di inne-scare una serie di processi virtuo-si sotto forma di imprenditoria intelligente e innovativa basata sulla ricerca che consideri un pia-

no del trasporto privato alternati-vo, veicoli ad impatto ambientale più basso, energie rinnovabili, solare e fotovoltaico, incentivare le forme che hanno un impatto ambientale minore”. A noi sembra un cane che si mor-de la coda: come si fa ad osare con le energie alternative o a sce-gliere un tipo di trasporto privato ecologicamente sostenbile, come le auto ibride ad esempio, quan-do gli stessi costi di mercato sono per certi aspetti proibitivi? “Gli incentivi che hanno avuto gli inceneritori sono da capogiro – conferma il vicepresidente dei Medici per l’Ambiente – quel-li investiti nelle filiere virtuose molto più modeste, significato questo di scelte politiche sbaglia-te. Bisogna cambiare registro – conclude Miserotti – se vogliamo un futuro migliore a misura di uomo e di persone”. (Il servizio completo su www.zerocinque23.com)

“Anche alla luce degli ultimi studi che segnalano un aumento dei decessi in Val Padana, dobbiamo capire che l’accumulo di sostanze dipendenti dai processi di combustione ha ricadute sul piano della salute”

Banche, la denuncia di Federconsumatori: tasso sotto lo zero ma mutui invariati

Il tasso è andato sotto lo zero ma sui mutui l’effetto è nullo. E’ quanto denunciato da molti risparmiatori che nelle ultime settimane si sono rivolti agli sportelli di Federconsumatori Piacenza. L’Euribor, infatti, da metà giugno 2015 è sceso sotto lo zero ed è il tasso (a 1 o 3 mesi) che viene usato come riferimen-to per i mutui a tasso variabile. Significa che il cliente paga sul capitale preso a prestito un tasso d’interesse composto dall’Eu-ribor del momento più una dif-ferenza (spread) stabilita dalla banca e risultante dal contratto di mutuo. Purtroppo, è la denuncia di Federconsumatori attraver-so l’avvocato Dario Cavazzuti della Consulta legale, ciò non è stato applicato da diversi istituti ai mutui continuando invece ad usare il tasso zero. “Per fare un esempio - ha spiegato Cavazzu-ti - se la provvigione della banca sul mutuo, contrattualmente, fos-

se pari al 2 per cento, a questa percentuale andrebbe sottratto il valore attualmente negativo dell’Euribor. Se quest’ultimo per ipotesi fosse pari a - 0,17, il cliente del mutuo dovrebbe ve-dersi applicato un tasso di 1,83, inferiore dunque, ma che ovvia-mente costituirebbe un elemento di perdita per l’istituto banca-rio stesso. Purtroppo, in base alle segnalazioni che abbiamo ricevuto, molte banche, anche da dopo la metà del 2015 han-no continuato ad applicare un Euribor pari a zero, con la con-seguenza che le banche, ades-so, dovranno a nostro giudizio restituire la differenza tra tasso applicato e tasso applicabile. La

Banca d’Italia, che già prodotto una comunicazione in merito, ha fatto sapere che avvierà ulteriori accertamenti”. Il consiglio al risparmiato è quello di verificare sulle cedole di pagamento del mutuo l’entità del tasso applicato confrontan-dolo con i valori dei tassi che si trovano quotidianamente anche in rete in siti dedicati. Nel caso la banca applicasse un tasso superiore a quello reale si trat-terebbe di una violazione del contratto stipulato con il consu-matore. Aumentare il compenso alla banca, che di per sé è fisso, potrebbe, a lungo andare, impat-tare sulle tasche delle famiglie. A questo proposito Federcon-sumatori sta predisponendo un modello di lettera per chiedere alla propria banca la restituzione del pregresso. In caso di risposta negativa, da parte dell’istituto di credito, si può ricorrere all’arbi-tro bancario finanziario.

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Corriere Padano 18 febbraio 2016

4 ATTUALITÀ

Meno tasse per i piacentini. Suo-na quasi come uno slogan elet-torale però è il succo dell’ultima manovra approvata dall’ammini-strazione comunale di Piacenza. Con le delibere approvate in giunta in materia di Imu e Tasi, le famiglie e le imprese piacen-tine usufruiranno di una serie di benefici e di minori spese per un importo pari a circa 11 milioni di euro che, complessivamente, rimarranno nelle tasche dei cit-tadini. Le famiglie che beneficeranno del provvedimento sono 31mila, il 66 per cento circa del totale. “E’ una manovra forte”. Così l’ha definita il sindaco Paolo Dosi sottolineando l’im-portanza e i positivi effetti per la comunità piacentina delle de-cisioni adottate nel corso della riunione dell’esecutivo di palaz-zo Mercanti, frutto anche delle novità introdotte dalla Legge di stabilità: “Con la soppressione per il 2016 della Tasi sulla pri-ma casa – prosegue Dosi -, il ri-sparmio medio annuo per nucleo familiare sarà di 150 euro per le rendite tra 250 e 600 euro e da 330 euro in su per le rendite oltre i 600 euro.

Con i tagli a Imu e Tasi approvate misure a beneficio di famiglie e imprese per un importo pari a 11 milioni di euro. Dosi: “Manovra forte”

Sono naturalmente escluse le abitazioni di lusso e chi possiede

una rendita catastale inferiore a 250 euro perché già non pagava

nulla”.“Ma questa - prosegue il primo cittadino - non è l’unica misura adottata. Oltre all’esenzione del-la Tasi sull’abitazione principale del possessore e degli inquilini, la manovra prevede l’esenzione dall’Imu sui terreni agricoli, la riduzione del 50 per cento del-la base imponibile per le abita-zioni date in comodato gratuito registrato a parenti di primo grado adibite a uso abitazione

Meno tasse per i piacentini “Detrazioni importanti”

principale, la riduzione del 25 per cento dell’Imu e della Tasi per immobili locati a canone concordato, nonché la riduzione della base imponibile per fabbri-cati di cat. D (cd. “imbullonati”, macchinari fissati al suolo). A questo occorre aggiungere il blocco degli aumenti delle ali-quote degli altri tributi comunali vigenti nel 2015 e la sospensione dell’efficacia degli eventuali au-

menti di prelievo deliberati dopo il 31 luglio 2015 (nel nostro caso l’imposta di soggiorno)”.Aggiunge Dosi: “Confidiamo nell’efficienza del Governo, che siamo certi, trasferirà i fondi necessari a coprire il mancato versamento delle tasse locali a seguito dei provvedimenti varati

“Confidiamo nell’efficienza del Governo che, siamo certi, trasferirà i fondi necessari a coprire il mancato versamento delle tasse locali”

“Mantenuto l’impegno di sollevare i residenti di Roncaglia colpiti dall’alluvione dal pagamento della prima rata 2016 della Tari”

in Giunta”. Il sindaco conclu-de ribadendo che “in attesa di stabilire le aliquote della Tari, all’esito del confronto in cor-so presso Atersir, le modifiche apportate allo specifico regola-mento forniscono alcune rispo-ste alle richieste venute dalle categorie economiche ed è stato mantenuto l’impegno di solle-vare i residenti della frazione di Roncaglia colpita dall’allu-

vione del settembre scorso, dal pagamento della prima rata 2016 della Tari”.

Nella foto in alto il sindaco di Piacenza Paolo Dosi

Sicurezza in centro: polemiche Municipale, parte il turno di notte

Dibattito su ruolo e competenze della Polizia Municipale. Palumbo (Diccap-Sulpl): “Non ci tiriamo indietro ma il corpo è sotto-organico”

Non si placano le reazioni dopo l’episodio di vandalismo che ha colpito il “Caffè dei Mercan-ti” vicino a Piazza Cavalli, il 6 febbraio scorso. Ripercorrendo gli eventi, verso le 21 di sabato 6 febbraio, due persone, uomo e donna di origine nordafricana, in stato di ubriachezza, hanno iniziato a litigare, pretendendo di avere ancora da bere, fino ad arrivare a mettere le mani addos-so a due bariste del locale, no-nostante la presenza di un folto gruppo di clienti, tra cui anche al-cuni amministratori pubblici. La “discussione” è stata poi risolta dalle forze dell’ordine. E proprio sull’intervento di queste ultime si è incentrata la polemica: il titolare del locale, Danilo Anel-li, ha segnalato come gli agenti della Polizia Municipale siano intervenuti con un notevole ritar-do rispetto alla richiesta. Secon-do Anelli, si parla di 40 minuti dopo la chiamata, intervallo che viene contestato dalla stessa Po-lizia Municipale che invece parla di 19 minuti. Una confusione di numeri che, tuttavia, mostrereb-be un tempo abbastanza elevato, per l’intervento. Del tema, legato anche alla maggiore vitalità (ma anche al maggiore rischio) nel centro storico, si è occupato il Comune, nella persona dell’as-sessore al Commercio e ai Servi-zi al Cittadino Giorgia Buscari-ni: “abbiamo avuto un confronto con il comandante della Polizia Municipale Stefano Poma” spie-ga, precisando “gli agenti in servizio erano impegnati su un incedente stradale quando è ar-rivata la richiesta di intervento, e sono comunque arrivati in 19 minuti”. L’assessore ha poi par-lato di competenze: “interventi

del genere, come quello al Caf-fè Mercanti non rientrano nelle competenze primarie della Mu-nicipale” spiega, aggiungendo “gli agenti, lo ribadiamo, sono comunque arrivati sul posto in ogni caso” anche se, come am-mette Buscarini, è necessario “fare ulteriori valutazioni”.

Di parere diametralmente oppo-sto è invece Miriam Palumbo, coordinatore di Area Territo-riale Vasta di Parma e Piacenza dell’organizzazione sindacale DICCAP-SULPL (Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Lo-cali) che spiega come tra le com-petenze della Polizia Municipale

ci sia comunque la sicurezza dei cittadini: “ tante voci fuori dal coro si sono levate per senten-ziare non sul problema sicurez-za e su come affrontarlo, ma su cosa può fare o non fare la Poli-zia Municipale, improvvisando-si del settore” spiega Palumbo, che aggiunge “sembra quasi che

siamo vittime del solito metodo di sollevare polveroni per disto-gliere l’attenzione dai problemi reali”. Gli eventuali rischi della vita notturna, vengono, comunque, presi sul serio dall’amministra-zione e la Polizia Municipale si è già attivata, con la partenza del

“turno di notte”. In particolare si procede all’impiego di una pat-tuglia, dalle 22 alle 4 del matti-no, un giorno a settimana, duran-te il week-end. “Qualche notte l’avevamo comunque già fatta per determinati servizi specifici, come i controlli su qualche loca-le o anche a Capodanno” spiega il comandante Stefano Poma, che conferma come, in un gior-no durante il week-end sia posti-cipata la fine dell’attività della Municipale, che è solitamente mezzanotte e trenta. La finalità della pattuglia, spiega ancora Poma “è di esserci per rilevare gli incidenti stradali, nelle notti del fine settimana” permetten-do alle altre forze di polizia di svolgere compiti che sono loro “più propri” ma anche, continua Poma “per fare altri controlli sui pubblici esercizi della cosiddetta movida, ed è un modo per essere presenti sul territorio”.La misura non è piaciuta ai sin-dacati: il Diccap-Sulpl, sempre con Miriam Palumbo, puntua-lizzache “al massimo si parla di due servizi notturni al mese: non ci tiriamo indietro” spiega “ma è quanto abbiamo ottenuto nella mediazione con l’amministra-zione visto che siamo sotto or-ganico”. Sulla stessa lunghezza d’onda, infine, è anche Federico Ferri di Siapol: “Nessuno è qui a dire che la polizia municipale non vuole fare i servizi neces-sari” spiega “però bisogna fare i conti con il corpo che è sotto organico e anziano”. Oggi, per Ferri, “ci si deve fermare per valutare come si possa mettere in piedi un turno notturno effica-ce”. un turno notturno efficace”.

Riccardo Murtinu

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18 febbraio 2016

5Corriere Padano

ATTUALITÀ

Contratto concordato: Imu e Tasi più leggereConfedilizia illustra alcuni esempi nella nostra città in virtù della recente manovra fiscale: i risparmi del nuovo contratto d’affitto sono stati calcolati prendendo ad esempio alcune tipologie di immobili a PiacenzaQuest’anno, stipulare i contratti “concordati” (a canone calmiera-to) sarà ancora più conveniente per i proprietari di immobili. Confedilizia Piacenza ha illustra-to alcuni casi concreti a seguito della riduzione del 25 per cento – disposta con la legge di stabilità – dell’Imu e della Tasi sugli im-mobili locati attraverso i contratti “concordati”. I risparmi sono stati calcolati prendendo ad esempio al-cune tipologie di immobili situate nella città di Piacenza (vedi tabelle in alto). Sono interessate a questo sgravio tre tipologie di contratti di loca-zione: i contratti agevolati, della durata di 3 anni più 2 di rinnovo; i contratti per studenti universita-ri, di durata da 6 mesi a 3 anni; i contratti transitori (di durata da 1 a 18 mesi), se stipulati nei Comu-ni nei quali il canone deve essere stabilito dalle parti applicando gli Accordi territoriali (come nel caso della nostra città). La norma dispone che l’imposta, determinata applicando l’aliquota stabilita dal Comune, “è ridotta al 75 per cento”. La conseguenza è che la riduzione di un quarto dell’Imu e della Tasi

si applicherà nel 2016 all’imposta dovuta sulla base delle aliquote stabilite per il 2015 dai singoli Comuni. Ciò, perché la stessa legge di sta-bilità vieta alle amministrazioni locali, per il prossimo anno, di modificare in aumento le aliquote stabilite per quest’anno. Le summenzionate agevolazioni sono applicabili in tutti i Comuni. Nella città di Piacenza la stipula delle tipologie contrattuali sum-menzionate è particolarmente fa-vorevole in quanto è già prevista da tempo una aliquota Imu age-volata del 4 per mille e le novità della legge di stabilità rendono quindi ancora più convenienti tali contratti. È necessario inoltre che anche i proprietari di casa che hanno affit-tato con contratto a canone libero valutino le opportunità che potreb-be offrire la modifica del contratto (ciò anche rispetto all’adozione del regime fiscale della cedola-re secca che è più conveniente in caso di stipula di contratti concor-dati). Basti pensare che a Piacenza il passaggio dal contratto a canone libero a quello concordato pro-durrebbe un risparmio, rispetto a

quanto pagato nel 2015 per Imu e Tasi, di oltre il 50% (come si evin-ce analizzando le allegate tabelle). Quella del Governo è una misu-ra importante, che rappresenta quell’inversione di tendenza nella tassazione degli immobili locati che Confedilizia chiedeva da tem-po. La Confedilizia la considera – insieme con le altre misure di riduzione delle imposte sulla casa previste dalla legge di stabilità – un ottimo punto di partenza per un cammino, che dovrà proseguire, di graduale ma continua correzione degli errori compiuti sull’immo-biliare a partire dalla Manovra Monti. La locale Confedilizia è a dispo-sizione per ulteriori informazioni e per calcoli personalizzati sulla convenienza della stipula delle suddette tipologie contrattua-li (Via Sant’Antonino n. 7, tel. 0523.327273 – fax 0523.309214. Uffici aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: [email protected]; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it). maggior-mente le regole degli ambienti in cui si trovano (82%).

Confedilizia, appello al Governo: Elimini la ‘tassa sull’ascensore’Aumentare il livello di sicurezza, con una verifi-ca straordinaria sugli ascensori. Questo è quanto prevede il D.P.R. licenziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, in attuazione della direttiva comunitaria 2014/33/UE sulla sicu-rezza nelle costruzioni. Una manovra che, secondo Confedilizia, costitu-irebbe una vera e propria tassa per i proprietari di casa: “una spesa che an-nullerebbe in un colpo solo gli effetti dell’abolizione della Tasi sull’abita-zione principale, imponendo esborsi pari al doppio del gettito della Tasi stessa” spiega il presidente di Confedilizia Gior-gio Spaziani Testa. Il decreto impone una verifica sugli ascensori, e attribuirebbe ai soggetti verifi-catori la facoltà di prescrivere interventi, anche costosi, a carico dei proprietari. Secondo Confe-dilizia, l’obbligo di verifica non sarebbe previsto

dalla direttiva recepita dal D.P.R. mentre se il problema è il livello di sicurezza, l’associazione ricorda come già oggi, ogni sei mesi, la legge pre-

veda l’obbligo di manutenzione degli ascensori da parte di un tecnico abili-tato o di una ditta specializzata. Inol-tre, ogni due anni, tutti gli ascensori sono sottoposti a verifica dall’ASL, dall’ARPA o da un organismo di cer-tificazione autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Se il ma-nutentore dovesse rilevare un perico-lo, l’impianto deve essere fermato,

fino a riparazione avvenuta. Già oggi, secondo l’Organizzazione dei Proprietari di Casa, esistono obblighi stringenti ed è, perciò, evidente come la sicurezza sia già garantita, vista anche la bassissi-ma percentuale di incidenti a fronte di un “traffi-co” giornaliero che va da 30 a 40 milioni di utenti.

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Corriere Padano

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Differenziare i rifiuti, quel che c’è da sapere

A volte può succedere che, per fretta o confusione, gettiamo nella differenziata gli scontrini o la carta sporca di cibo. Ancora oggi sono tanti gli errori che si commettono quando si fa la rac-colta differenziata. Piccoli errori certo, ma se non si commettes-sero ne deriverebbe sicuramente un decisivo miglioramento della qualità della raccolta. In genere, trovate le regole su come sepa-rare i materiali direttamente sui cassonetti adibiti alla raccolta ma non sempre è facile capire se quel determinato rifiuto deve es-sere riciclato oppure buttato via perché non recuperabile.Il sito www.nonsprecare.it sug-gerisce, passo per passo, come evitare gli errori più comuni e ri-sparmiare tempo. Tra tutti i ma-teriali che è possibile riciclare, la plastica è tra quelli che maggior-mente si prestano a un riciclo completo. Largo spazio quindi a bottiglie, buste della pasta, flaconi dei prodotti utilizzati per le pulizie, vaschette del gelato, cassette e retine di frutta e ver-dura, vasetti dello yogurt e anco-ra incarti trasparenti di brioches e caramelle. Non differenziate

Piacenza, nel 2015 ancora primato della raccolta carta Piacenza si è confermata al primo posto, nella classifica dei Comuni ricicloni che Legambiente Emilia Romagna ha stilato nel 2015, per la raccolta della carta.Con 143,2 kg di carta pro capite (dato riferito al 2014), la nostra città si è attestata in vetta a questa speciale sezione per i Comuni oltre i 25 mila abitanti, mentre in provincia è andato a Vigolzone, tra i Comuni che contano meno di 5 mila residenti, lo stesso titolo. Per quanto riguarda i dati generali relativi alla quota di materiale differenziato, Piacenza si attesta a metà classifica tra i capoluoghi di provincia emiliano-romagno-li, con il 55,2% rispetto ai 307 kg smaltiti annualmente per ogni abitante. Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti troviamo, per il quarto anno consecutivo, Fidenza (PR) che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti, seguito da Casalecchio Reno (BO). San Giovanni in Persiceto (BO) vince invece la classifica per la maggior percentuale di raccolta differenziata; Piacenza conferma il primo posto per la miglior raccolta differenziata della carta e Riccione (RN) quello per la maggior quantità di organico raccolto.Nella categoria dei Comuni tra 5000 e 25000 abitanti, si aggiudica ben due primati Medolla (MO) con meno di 70 kg/abitante a smaltimento e l’86% di raccolta differenziata, seguito da Monte San Pietro (BO) per minor smaltimento. Gattatico (RE) e Bellaria – Igea Marina (RN) sono premiati invece per la miglior raccolta differenziata rispettivamente della carta e dell’organico.

SPECIALE ECOLOGIA

invece nella plastica tutti quei rifiuti che presentano residui di materiali organici, ad esempio il cibo che potrebbe fermentare nel cassonetto, o residui di sostanze pericolose come vernici e col-le. Ricordate sempre che tutti i contenitori devono essere puliti, svuotati e schiacciati. Togliete le eventuali etichette di carta e nel caso dei vasetti di yogurt lavate-li prima di inserirli nel sacchetto della plastica.Le bottiglie, i bicchieri, i baratto-li e i vasi di vetro devono essere invece conferiti nel cassonetto del vetro dove non dovete però buttare via anche lampadine, neon, specchi, bicchieri di cri-stallo e contenitori in pirex, tut-ti materiali che devono essere riciclati in maniera differente. Anche in questo caso è bene che i contenitori siano puliti e soprat-tutto vuoti: non inserite nel cas-sonetto bottiglie di vetro piene o semi-piene anche se si tratta solo di acqua.Per quanto riguarda carta e car-tone, potete riciclare giornali, scatole, cartoni ben piegati ma anche quaderni, scatole del latte, dei succhi di frutta, dei corn fla-

kes e vaschette porta-uova in car-tone. Non buttate nei bidoni della carta quella unta, quella da forno e piatti e bicchieri di carta. Ap-piattite sempre le scatole e com-primete gli scatoloni in modo da ridurre gli imballaggi di grandi dimensioni in piccoli pezzi.Gli avanzi di cibo, gli alimenti andati a male, le bucce della frut-ta, i sacchetti del tè e i fondi del caffè, i fiori secchi e i tovaglioli di carta vanno conferiti invece nel contenitore dell’umido, in genere di colore marrone. Non dimenticate di sistemare i mate-riali in sacchi ben chiusi prima di buttarli via.I materiali unti e sporchi, i piatti e le posate che vi abbiamo det-to di non riciclare nella carta, cd e dvd, i giocattoli, i fiori finti, i sacchetti dell’aspirapolvere, gli spazzolini e le videocassette de-vono finire invece direttamen-te nell’indifferenziata ossia nel cassonetto in cui rientrano tutti quei rifiuti che non possono es-sere riciclati. Ricordate inoltre che bicchieri, tazze e piatti di ceramica, se si rompono, non de-vono essere gettati nel vetro ma nell’indifferenziata in quanto si

tratta di materiali che non è pos-sibile riciclare.I rifiuti ingombranti come mobi-li, materassi ed elettrodomestici vari devono essere portati invece nelle stazioni ecologiche. Stessa cosa per gli apparecchi e i dispo-sitivi elettronici che richiedono un trattamento speciale basato sulla rimozione delle componenti pericolose per l’ambiente prima di essere avviati verso un corret-to smaltimento.

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18 febbraio 2016

7Corriere Padano

VIVIPIACENZA

AGENDA WEEKEND

PIACENZA - Mostra: Robot@ExpoEsposizione di modelli robotici degli elaborati frutto del pro-getto Robot@expo vincitore nel 2014 di un finanziamento del MIUR. In via Scalabrini presso il Museo civico di storia naturale.

PIACENZA - D’Oro e d’AzzurroPresentazione di tre nuove acquisizioni al Museo delle Carrozze di Palazzo Farnese, venerdì 19 alle ore 18.

PIACENZA - Scuola genitori - Il coraggio di educareAlla Fondazione di Piacenza e Vigevano, venerdì 19 alle ore 20.30, incontro dal titolo “Punire non serve a nulla. Come edu-care i figli senza mortificarli” con Daniele Novara.

PIACENZA - Il restauro di un colossal: I Promessi sposiEdizione restaurata de “I Promessi sposi” di Mario Bonnard: presentazione venerdì 19 al Teatro Comunale Filodrammatici (ingresso libero).

PIACENZA - Giornata internazionale delle lingua madreSabato 20 dalle ore 15.30 alle 17, alla Galleria del Sole (Centro per le Famiglie) ci saranno varie iniziative: una biblioteca viven-te, narrazioni animate e merenda.

PIACENZA - SpazioCIRCUSSabato 20 alle ore 17 allo Spazio2, palestra aperta di giocoleria e discipline circensi a partecipazione gratuita.

PIACENZA - Partire col verdePresentazione del libro «Partire col verde. Progetti per la città ripartendo dall’esperienza del Piano Strategico del Verde per Piacenza». Sabato 20 ore 17 in Passerini Landi.

PIACENZA - Aperiarte alla Ricci OddiSabato 20, ore 18, “Volti di bimbo alla Ricci Oddi - Madri e figli”.

PIACENZA - “Brisal ad dialëtt”Monologhi, dialoghi e scenette dialettali presentati dagli attore della Compagnia “Famiglia Piasinteina” in Cantone San Nazzaro 16 (Centro Parrocchiale Paolo VI), domenica 21 alle ore 21.

Piacenza Jazz Fest, arrivano Bahrami e Rea Due grandi pianisti per celebrare il genio di Bach. Molte le iniziative collaterali della rassegna, dal brunch all’aperitivo swing

Entra nel vivo il Piacenza Jazz Fest, con una serie di appunta-menti come sempre di alta qualità e grande interesse musicale. Sa-bato 20 al Teatro Municipale, ore 21.15, l’atteso concerto-evento “... In Bach?” che vedrà prota-gonisti Ramin Bahrami e Dani-lo Rea: due grandi interpreti per rendere omaggio all’imponente eredità musicale di Joahnn Seba-stian Bach, in particolare alla sua produzione per tastiera meno co-nosciuta. Un viaggio musicale in cui la musica classica di Bahrami si “sposa” con il jazz di Danilo Rea, in un interessante dialogo di generi. Si segnala che alle ore 18, sempre di sabato 20, Bahrami presenterà

TERESA MANNINO AL POLITEAMA Teresa Mannino ritorna a Piacenza con il suo spettacolo “Sono nata il ventitré”. L’atte-so appuntamento è previsto giovedì 18 alle ore 21 presso il Teatro Politeama.

DOPPIETTA AL TRIESTE 34 Al Teatro Trieste 34, venerdì 19 (ore 21.15), va in scena “Punti di vista” per la rassegna “Teatro a km 0”. Protagonista, la coreo-grafa e danzatrice Elena Rossetti. Con lei, Silvia Rastelli e l’inter-vento musicale di Alice Molinari. Sabato 20, invece, è la volta della rassegna “Dietro il naso rosso”: alle 21, “Ci manda Cupido” con Valter Rado e Giorgio Donati.

Castell’Arquato, anche Primizia Bomboniere all’evento dedicato al mondo del wedding Castell’Arquato in occasione di San Valentino, la festa degli innamorati, si è vestito a tema proponendo un evento dedicato agli sposi promessi: ecco quindi la seconda edizione di “Castell’Ar-quato UnConventional Wedding” che il 13 e 14 febbraio scorsi ha interessato numerose coppie che stanno per pronunciare il fatidico “sì”. Anche un negozio da molti anni nel settore, precisamente in quello delle bomboniere, ha partecipato: si tratta di “Primizia”, in via Caorsana 184/A, a Piacenza, dove è possibile trovare bomboniere artigianali, confezionate interamente a mano. Delicate creazioni in

cui sono accostati vari tipi di tessuti e altri materiali, come cerami-ca, porcellana, vetro e persino il vimini. All’esposizione organizzata da Comune e Iat di Castell’Arquato oltre trenta negozi dedicati al mondo del wedding hanno proposto i loro servizi. Variegata la merceologia: dagli abiti alla grafica, dal catering all’oggettistica. L’organizzazione ha realizzato anche visite guidate per condurre le coppie alla scoperta della vasta offerta degli espositori, e previsto eventi collaterali come degustazioni, spettacoli pirotecnici, nonché un suggestivo lancio delle lanterne di carta in serata.

– presso il ridotto del Teatro – il suo ultimo libro “Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini”, edito da Bompiani.

PIACENZA SUONA JAZZ, GLI APPUNTAMENTI

Secondo appuntamento di “Pia-cenza suona jazz”, rassegna nella rassegna che porta le formazioni migliori in giro per i locali della città e non solo. Giovedì 18 (ore 22) sarà la vol-ta del Baciccia con “Evolving Quintet” in un tributo al Miles Davis “elettrico”. Venerdì 19, tappa al Melville di San Nicolò (sempre alle ore 22) con il jazz manouche del quartet-to “Accordi Disaccordi”.

IL JAZZ FEST IN BIBLIOTECA

Fa tappa alla Biblioteca Passeri-ni Landi il Jazz Fest: venerdì 19 appuntamento nella sala monu-mentale dove, alle ore 17.30, lo scrittore, musicista ed insegnante Roberto Menabò verrà intervi-stato dal giornalista Pietro Cor-vi sul suo ultimo libro “Rollin’ and Tumblin’, vite affogate nel blues”, edito da Arcana.

BRUNCH DOMENICALE AL DUBLINER’S

Domenica 21, dalle ore 12, jazz al Dubliner’s Irish Pub di via San Siro: la verve del Lino Fran-ceschetti Trio accompagnerà il momento del brunch. Il costo è

di 20 euro a persona e comprende un piatto e un dolce a scelta dal menu, ricco buffet dolce e sala-to con bibite e caffè americano. L’evento è esclusivamente su prenotazione (tel. 320.2827656 o [email protected]).

GALLERIA GOTICO, APERITIVO SWING

Infine, il pomeriggio di domenica 21 sarà allietato dall’ormai con-sueto “Jazz al Centro: aperitivo swing”. Alle 17.30, in Piazzetta del Gusto presso il centro com-merciale Gotico, un quintetto di ruggenti leoni dello swing targa-to Milano: arrivano il saxofonista Carlo Bagnoli & the Jazz Quin-tet.

IN... CANTO D’OPERA CON LA LUCIA DI LAMMERMOOR Proseguono le attività collaterali alla Stagione Lirica 2015/2016 del Teatro Municipale. Domenica 21 febbraio alle 17 presso la Sala dei Teatini quarto appuntamento con “In ..canto d’opera”, la rassegna di incontri musicali di presentazione delle opere in stagione. In tale occasione verrà presentata l’opera di Gaeta-no Donizetti “Lucia di Lammermoor” che debutterà al Teatro Municipale venerdì 26. Il maestro Marco Beretta accompagnerà quindi al pianoforte giovani cantanti che interpreteranno le arie più celebri dell’opera donizettiana. Ingresso gratuito.

ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO AL MUNICIPALE Il 19 febbraio alle 21, nell’ambito della Stagione Concertistica 2015-2016, è previsto un piacevole ritorno sul palco del Teatro

Municipale: l’Orchestra da camera del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Daniele Callegari. In programma, oltre a brani di Gabriel Fauré e Maurice Ravel, anche la Suite da Pulcinella di Stravinskij e la celebre Sinfonia Classica di Prokof’ev.

Corriere Padano è un settimanaleindipendente: pubblica ogni giovedìed è distribuito gratuitamentedirettamente dall’editore nella cittàdi Piacenza e nei comuni limitrofiattraverso espositori posti nei luoghidi aggregazione e passaggio.

Direttore responsabile: Giuseppe De Petro.

Editore: Corpad Editore S.R.L.Via Trieste, 39 - PC. Cell. 345.8004819.E-mail:[email protected] internet:www.corrierepadano.itPubblicità: Sumarte S.R.L.Largo Erfurt, 7 - PcTel. 0523/1749570/1Stampa: Grafiche Lama Piacenza.Registrazione Tribunale di Lodin.162 in data 20/07/1983 Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Sorgente del Vino Live: natura, territorio e tradizione

Da sabato 20 a lunedì 22 febbraio torna a Piacenza Expo il vino nato dal rispetto per la terra, per le tradizioni, per le persone nella rassegna Sorgentedelvino Live. Tre giorni di festa, lavoro, assaggi, degustazioni, approfondimenti per crescere e divertirsi insieme. Un viaggio attraverso pro-fumi e sapori, territorio dopo territorio, per risco-prire quell’Italia meraviglio-samente ricca di differenze, di sapori autentici e di tra-dizioni vitali e radicate che ancora resiste alle tentazio-ni dell’omologazione.Il programma prevede de-gustazioni tematiche e mo-menti di approfondimento per comprendere e assaporare fino in fondo questi vini, avvici-nandosi alla cultura da cui nascono. Per essere informati sul dettaglio delle iniziative è online il sito www.sorgentedelvinolive.org

MUSICA

TEATRO

AMICI DELLA LIRICA, SPAZIO AL REPERTORIO BARITONALE Sabato 20 alle ore 17 presso la sede degli Amici della lirica (Tea-tro San Sepolcro in Cantone San Nazzaro 16), secondo appun-tamento del ciclo “Se potessi avere … un Baritono al mese!”. Sul palco, il baritono Giorgio Valerio, il soprano Federica Vitali; al pianoforte il M° Elio Scaravella. L’ingresso è gratuito.

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Corriere Padano

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CASA E NOZZE

L’ammontare complessivo massimo per l’arredo è di 16.000 euro. La detrazione IRPEF sarà ripartita tra gli aventi diritto in dieci anni

Giovani coppie e bonus mobili: le novità 2016 Con la Legge di Stabilità 2016 sono state prorogate fino al pros-simo 31 dicembre le medesime aliquote di detrazioni IRPEF pre-viste a chi ristruttura o riqualifica immobili, nonché acquista arredi ed elettrodomestici destinati agli immobili oggetto di lavori edilizi agevolati. Ma, oltre a confermare le detrazioni ormai note, la mano-vra finanziaria ha anche introdotto interessanti novità che riguardano in particolare le giovani coppie ed i dispositivi per il risparmio del consumo energetico. In particola-re l’art. 1, comma 88 della Legge n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016) ha esteso la detrazione per

la riqualificazione energetica del 65% anche alle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi mul-timediali per il controllo da remo-to degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abita-tive, volti ad aumentare la consa-pevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti. Tali dispositivi devono possedere i seguenti requisiti: de-vono mostrare attraverso canali multimediali i consumi energeti-ci, mediante la fornitura periodica

dei dati; devono mostrare le con-dizioni di funzionamento corren-ti e la temperatura di regolazione degli impianti; devono consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale de-gli impianti da remoto. Con la Legge di Stabilità 2016,

comma 75, debutta una nuova detrazione fiscale per l’acquisto di mobili, denominata “Bonus mobili per giovani coppie”, con lo scopo di andare a sostenere le giovani coppie che acquistano l’abitazione principale. Come le altre detrazioni fiscali nel setto-re immobiliare, il nuovo Bonus mobili per giovani coppie avrà il positivo effetto collaterale di dare una boccata di ossigeno alle imprese che operano nel settore dell’arredamento e dell’edilizia. La detrazione pari al 50% delle spese sostenute si applica agli acquisti effettuati dal 1° genna-io 2016 al 31 dicembre 2016 per

l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’abitazione principale di giovani coppie, sia che si trat-ti di coniugi che di conviventi purché abbiano costituito nucleo familiare da almeno tre anni e almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni. La

detrazione IRPEF del 50% viene concessa per l’acquisto di mobi-li e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrut-turazione. L’ammontare com-plessivo massimo di spesa è pari a 16.000 euro. La detrazione IRPEF sarà ripar-tita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Il Bonus mobili per giovani coppie non è cumulabile con l’altro Bo-nus Arredi, riconosciuto per l’ar-redo dell’immobile ristrutturato e prorogato anch’esso fino al 31 dicembre 2016.

Prorogate fino al 31 dicembre le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per efficientamento energetico ed adeguamento antisismico

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9Corriere Padano

CASA E NOZZE

Tutti i vantaggi della lista nozze Volete evitare di ricevere in dono dieci servizi di piatti, dieci di posate e dieci set di lenzuola matrimoniali? E’ sufficiente or-ganizzarsi per tempo e preparare una lista nozze in uno dei tanti negozi, specializzati e non.La lista nozze è una prassi re-lativamente recente in Italia e, in effetti, ancora oggi non sono pochi gli sposi che evitano que-sto sistema. Quali i pro e quali i contro?La lista nozze non incontra il favore di alcuni sposi essenzial-mente per un motivo, la presunta

mancanza di eleganza: sembra poco opportuno, infatti, segna-lare un regalo di cui si conosce il prezzo e oltretutto pare quasi imporre una scelta ai propri invi-tati. Senza contare l’assenza del fattore sorpresa.Certamente, però, i pro sono ben più numerosi e riguardano tanto voi quanto i vostri invitati. Innanzitutto si ovvia all’incon-veniente di cui abbiamo già par-lato: la lista nozze permette di evitare probabili doppioni. Inol-tre si ha la possibilità di ricevere solo regali graditi (certo, tutti i regali fanno piacere, ma una la-vatrice aggiuntiva quando se ne ha già una occupa solo spazio…e 4 vasi di vetro di Murano forse sono davvero troppi….). D’altra parte gli invitati vi saranno grati per aver fatto loro risparmiare tempo e imbarazzo (cosa vorran-no? ce l’avranno già? ho pagato troppo poco?) e per aver speso meno di quanto preventivato (solitamente i prezzi dei prodotti in lista sono più vantaggiosi ri-spetto agli stessi fuori lista).Nella maggior parte dei casi il matrimonio segna il punto di partenza di una nuova vita in una nuova casa, di conseguenza indicare regali utili è quasi una necessità. In questa caso potete

scegliere la lista tradizionale: non devono mancare i servizi di piatti sia per servire sia per con-sumare, i servizi di bicchieri e di posate per ogni occasione, gli accessori da tavola (oliera, grat-tugia…), gli utensili da cucina, gli accessori per il letto e per il bagno e infine gli elettrodome-stici.Se invece non avete simili esi-genze, sbizzarritevi dando vita a una lista nozze personalizzata. Sappiate che i negozi più forni-ti mettono a vostra disposizione persino liste a tema.

La lista nozze dovrebbe essere pronta all’incirca cinque o sei mesi prima del matrimonio, ciò per dare tutto il tempo necessa-rio agli invitati di fare acquisti secondo i propri ritmi: non stu-pitevi, comunque, se qualcuno si

lamenterà tra sé e sé della man-canza di scelta due giorni prima delle nozze. Ricordatevi che la scelta dei pro-dotti da inserire richiede il suo tempo: pensate bene in che con-dizioni vi trovate (quanto spazio avete a disposizione in casa? Quale stile ha casa vostra?), a cosa vi verrà regalato dai vostri genitori e a cosa desiderate aldi-là dell’utile; scegliete infine con cura il negozio.Se la preparazione richiede tem-po in abbondanza, la consegna avviene invece in tempi rapidi,

già il giorno successivo il matri-monio o dopo la luna di miele.Un ultimo consiglio: lasciate ai vostri invitati la possibilità di fare acquisti fuori lista; in mol-ti negozi per loro sono previsti persino degli sconti.

Matrimonio creativo, le quattro tendenze dell’anno

Matrimonio Organico/botanico: il pro-tagonista è la natura con i fiori, piante e foliage. L’ambientazione deve ricordare quella di un verdeggiante giardino o una sorta di serra. I colori principali sono il verde, ovviamente, accostato a colori neutri come il bianco, l’avorio, ma anche il legno e il kraft.Matrimonio Geometrico/Nordico: è il fascino del nord che sta conquistando tutti, dall’arredamento alle arti visive, le sue linee essenziali sono ispirate all’estetica minima-lista, linee pulite e moderne, caratterizzate da motivi geometrici per addobbi, bom-boniere e ovviamente per la wedding cake. L’accostamento dei colori è fondamentale e questo stile predilige il legno, il metallo e

i colori pastello.Matrimonio Boho Chic/ Gipsy: lo stile bohémien è un connubio tra lo stile hippie e quello gypsy, perfetto per chi vuole celebrare il matrimonio in totale libertà. L’ambientazione di questo matrimonio è bucolica e campestre, i colori sono accessi e spesso a contrasto e l’allestimento spesso prevede dei tocchi dal sapore orientale.Matrimonio Vintage: optare per un matri-monio vintage significa ricordarlo per sem-pre come un momento magico ed esente dal tempo, un matrimonio anti-convenzio-nale e assolutamente unico, si può spaziare dagli anni ’20 del charleston, allo stile Pin Up anni ’40, passando per i favolosi anni ’50, il rockabilliy e i cotonatissimi anni ’60.

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Corriere Padano

1018 febbraio 2016

SPECIALE ASSISTENZA

Apparecchi acustici per aiutare udito e mente

La ginnastica rende più ‘elastico’ il cervello

Un po’ di attività fisica rende più elastico il cervello aumen-tando la plasticità dei neuroni con potenziali effetti positivi per le capacità di apprendimento e memoria, ma anche con promettenti effetti terapeutici in caso di traumi cerebrali o deficit visivi anche in età adulta quando vi è una minore flessibilità celebrale.Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Claudia Lunghi dell’Università di Pisa e pubblica-to sulla rivista Current Biology.I ricercatori italiani hanno coinvolto 20 individui adulti sotto-ponendoli a un classico approccio terapeutico in uso clinico nei bambini in caso di occhio pigro (ambliopia) quando, cioè, uno dei due occhi è molto più forte dell’altro che quin-di si impigrisce sempre di più lasciando fare tutto il lavoro visivo all’occhio forte. L’approccio consiste nel bendare uno dei due occhi cosicché funzioni solo l’altro.Gli esperti hanno bendato un occhio ai 20 adulti mentre questi dovevano vedere un film. In un caso i volontari dove-vano fare esercizio su una cyclette a intermittenza ogni 10 minuti. In un secondo caso dovevano semplicemente vedere il film comodamente seduti in poltrona. Dopo la visione del film i ricercatori hanno misurato la pla-sticità della corteccia visiva dei partecipanti con un test ad hoc che si chiama di ‘rivalità binoculare’ ed hanno visto che quando i volontari durante la visione del film pedalavano sulla cyclette con l’occhio bendato la loro plasticità corticale si potenziava visibilmente di più rispetto a quando i volonta-ri vedevano il film fermi in poltrona. ‘’Questo studio fornisce la prima dimostrazione che mode-rati livelli di attività fisica potenziano la neuroplasticità della corteccia visiva in individui adulti’’, sostiene Lunghi. “I nostri risultati aprono la strada allo sviluppo di strategie terapeu-tiche non invasive che sfruttino l’intrinseca plasticità del cervello adulto”.

Uno studio evidenzia il rapporto tra il sentire poco e male e il declino mentale che procede con gli anni: ma in aiuto viene la tecnologia Portare un apparecchio acustico fa molto di più che ridare l’udito a un anziano: aiuta a rallentare il declino mentale che procede ine-sorabile con gli anni e che viene fortemente accelerato proprio dalla perdita di udito.A darne conferma uno studio sul Journal of the American Geria-trics Society condotto da Helene Amieva dell’Università di Bor-deaux, durato 25 anni, coinvol-gendo 3670 soggetti over-65.Lo studio è notevole per durata e grandezza del campione, spiega Nicola Ferrara, Presidente del-la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia che fa notare: “no-nostante l’elevata prevalenza dei disturbi uditivi in età geriatrica e le negative conseguenze sul-la qualità della vita e sullo stato cognitivo, i deficit uditivi sono largamente sottodiagnosticati e sottotrattati”. “C’è spazio per un maggiore utilizzo di apparecchi acustici, che sono cioè sottouti-lizzati rispetto a tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno; per vari motivi, in primis perché questi apparecchi, visibili dietro l’orecchio, non sono ben accetta-ti dall’anziano, ma anche perché c’è una scarsa sensibilità medica a questa problematica spesso ri-tenuta di secondaria importanza.Se l’ipoacusia fosse riconosciuta non come patologia di serie B,

di udito e declino delle capacità cognitive nell’anziano. In questo lavoro i problemi di udito e l’uso eventuale di apparecchi acustici sono stati determinati per l’intero campione, come pure il loro stato di salute cognitiva: 137 soffriva-no di grave perdita di udito, 1.139 di problemi meno gravi e 2.394 non avevano problemi di udito. Nel corso dei 25 anni di osser-vazione tutti i soggetti sono sta-ti ripetutamente sottoposti a test cognitivi per misurare la velocità del declino cognitivo. E’ emerso che il declino mentale corre mol-to più rapido tra coloro che hanno problemi di udito e non indossa-no un apparecchio acustico, men-tre procede allo stesso passo tra coloro che non hanno problemi di udito e quanti, pur soffrendone, indossano l’apparecchio.Lo studio evidenzia una rappor-to tra problemi di udito e declino mentale e mostra come questa catena negativa si possa spezzare solo indossando un apparecchio acustico.“Per superare gli ostacoli cultura-li verso l’uso di apparecchi sareb-bero necessarie campagne di sen-sibilizzazione sul problema della ipoacusia e della protesizzazione che coinvolgano sia ampi strati di popolazione sia la classe me-dica”, conclude Ferrara. (da www.ansa.it)

per esempio proprio in conside-razione del suo ruolo nel declino mentale, forse ci sarebbe un mag-giore impulso da parte dei medici nel consigliare l’uso dell’appa-recchio acustico. Infine, c’è una motivazione economica: il no-menclatore tariffario utilizzato

in molte Regioni prevede solo un rimborso parziale del costo del-le protesi e spesso non prevede l’utilizzo di protesi digitali che rappresentano il presidio più ag-giornato per tali disturbi”.Svariati studi hanno documentato un legame strettissimo tra perdita

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18 febbraio 2016

11Corriere Padano

SPECIALE ASSISTENZA

Caorso, Casa Famiglia Piccolo Fiume: nuova struttura per anziani e disabili

Per anziani e disabili c’è una nuova struttura a Caorso: la Casa Famiglia Piccolo Fiume. Aperta ventiquattro ore su ventiquat-tro, tutto l’anno, offre assistenza ad anziani e disabili che non sono più in grado di vivere a casa da soli. La struttura dispone di sei posti letto in camere doppie e singole con quattro bagni, spazi comuni per relax, pranzo e attività ricreative. È a disposizione

sia per brevi ricoveri di sollievo sia per ricoveri continuativi. Tra i servizi forniti: sorveglianza diurna e nottur-na; igiene personale; bagno assistito; assistenza ai pasti, accompagnamen-to e trasporto alle visite; lavanderia interna; attività di intrattenimento, relax e socializzazione. La struttura può essere visitata su ap-puntamento: per maggiori informa-zioni è attivo il numero 327.2607139.

I malanni invernali si combattono a tavolaVia libera a brodi, zuppe, car-ciofi, kiwi, melograni e broccoli. Per stare al meglio nella stagio-ne fredda, con i raffreddori e i malanni che porta con sé, sono questi gli alimenti che non do-vrebbero mancare sulla tavola di chiunque, e soprattutto degli anziani, i più soggetti a nutrirsi male. A fornire loro consigli uti-li è Rolando Bolognino, biologo nutrizionista e docente del ma-ster di nutrizione umana presso l’università Sapienza di Roma.

Perché, spiega, “un organismo in salute si difende meglio dall’at-tacco di batteri e virus”. Prima di tutto, bere di più e fare attenzione all’assunzione di farmaci: “se au-toprescritti o presi saltuariamen-te, come spesso capita, alterano il ph dello stomaco”. Aumentare l’apporto di vitamine: contenu-te in frutta e verdure, spesso si sacrificano per problemi di ma-sticazione. In questo caso “sono consigliabili centrifughe o estrat-ti”. Diminuire i condimenti e so-

stituire dado e olio eccessivo con aglio, cipolla e peperoncino, dal potere antinfiammatorio. Pasti troppo o troppo poco calorici: solo un anziano su tre è normo-peso. Tra quelli in sovrappeso, il consiglio è diminuire carni ros-se e zuccheri semplici di frutta, pane e pasta. Se il problema è op-posto, pasti più frequenti a base di cibi ad alta densità calorica, come legumi, magari passati, ot-tima fonte di proteine. (da www.ansa.it)

SPORT

Piacenza Calcio, Galuppini vincente I biancorossi si prendono la rivincita sulla Varesina e stoppano ogni velleitaria rimonta del Lecco

GIANCARLO TAGLIAFERRI

Il Piacenza si prende la rivincita sulla Varesina e stoppa sul nascere ogni velleitaria rimonta in classifica del Lecco. La vittoria di misura dei biancorossi sulla formazione di Venegono ed il contemporareo pareggio interno dei lecchesi col Fiorenzuola riportano gli uomini di Franzini ad un rassicurante +15 in classifica ,annullando gli effetti del mezzo passo falso infrasettimanale di Olginate. Il Piacenza è chiamato a vendica-re l’unica sconfitta stagionale subita all’andata ad opera delle formazione di Spilli e deve farlo , come un girone fa, ancora una volta con una squadra fortemente rimaneggiata: fuori la spina dorsale Franchi, Matteassi, Porcino, Cazzamalli e Di Cecco, Franzini è costretto ad inventarsi Sil-va a centrocampo come incursore di sinistra ed a proporre l’esordiente under Testoni come terzino mancino confermando la coppia centrale Senti-nelli-Ruffini ed il duo di ali offensive Galuppini-Minincleri. Il classico 4-3-3 dei biancorossi di casa non propone il classico gioco fatto di so-vrapposizione sulla fasce ed inserimento dei cen-trocampisiti, troppe interpreti inediti o giocatori adatati a ruoli non propri permettono alla Varesi-na una prima mezz’ora di assoluto protagonismo con veloci ripartenze ed una evidente superiorità tattica a centrocampo. Con il ritorno di uno spa-

esato Silva in difesa ed il passaggio ad un più adatto 4-4-1-1 con Testoni e Minincleri esterni di centrocampo, Galuppini seconda punta e Ruf-fini terzino destro il Piacenza sembra prendere le misure agli ospiti fin li pericolosi in almeno due occasioni. è nella ripresa che il Piacenza aumenta la pressione a centrocampo e la qualità del gioco-costringendo la Varesina ad arretrare la linea di gioco senza quasi più a controbattere in contro-piede, è ancora una volta Galuppini a decidere il match avventandosi una una coriacea sponda di testa di Marzeglia e depositando un elegante pal-lonetto alle spalle di un incerto Sperduti. La suc-cessiva ingiusta espulsione di Contini sarà solo utile per rendere meno noioso un finale di match nel quale i biancorossi controllano agevolmente i timidi tentativi di rimonta di una Varesina parsa col passare dei minuti meno brillante ed incapace di tessere trame offensive degne di pericolo. Il Piacenza può dunque gioire per avere ristabili-to il vantaggio sul Lecco e per aver superato un match tutt’altro che agevole per il valore dell’av-versario e per le proprio difficoltà di formazione. Domenica i biancorossi viaggeranno verso Busto Garolfo senza gli squalificati under Contini e Sa-ber , costringendo di nuovo Franzini ad inven-tarsi una nuova formazione, anche se i ritorni di Franchi, Cazzamalli e Matteassi dovrebbero ga-rantire maggiori alternative tattiche e di uomini.

(g.t.) La più scontata delle scon-fitte. Lpr viene travolta come da pronostico dalla Dhl Modena per 0-3; troppo forte e superiore la squadra di Lorenzetti ancora ga-sata dalla vittoria in Coppa Italia ed alla ricerca della posta piena per rimanere in vetta in coabita-zione con la Lube. Piacenza, dal canto suo, prova a limitare i danni e dare un minimo di continuità ai timidi segnali positivi evidenzia-ti contro Verona e Ravenna. Ma l’Lpr di oggi è veramente troppo in difficoltà per cercare di argi-nare anche solo minimamente una corazzata ai limiti della per-fezione come è quelle allenata da Lorenzetti. Giuliani prova evi-dentemente a mischiare le carte da un mazzo sempre più risicato cercando di trovare quell’equi-librio sopratutto offensivo che nelle ultime settimane sembra essere finito in cantina, il tecni-co marchigiano estrae dal cilin-dro il quarto opposto stagionale: dopo Luburic, Ter Horst, Kohut ci prova ora Perrin a cercare di onorare il ruolo di bomber bian-corosso in uno schema tattico a tre ricevitori dove però a rotazio-ne uno tra Zlatanov ( e Ter Horst in seguito) ed il canadese escono dalla difesa per dedicarsi solo al contrattacco. Quello di Giuliani è l’ennesimo tentativo di dare un minimo di competitivtà ad una squadra in serie negativa da

cinque turni e che non riesce a gioire in casa dall’ottobre scor-so. Modena è però l’avversario meno indicato per permettere esperimenti, i canarini pur privi di Petric e con Vettori fuori gara si permettono di dominare quasi sempre il punteggio nonstante qualche errore di troppo alla ban-da e diverse giocate al limite del pretestuoso. Nikic ed Ngapeth si divertono ad irridere l’impal-pabile muro piacentino (inutile l’innesto di Kohut per Patriarca), ma è in particolare il centrale Lucas a capitalizzare al meglio le invenzioni di Bruno per un saldo finale di 20 punti che lo portano alla nomina di migliore in campo. Per l’Lpr non basta il

coraggio di Perrin e Ter Horst in attacco e di un Papi superiore al 50% a livello offensivo per con-trobattere la strapotenza giallo-blu’; i biancorossi sono troppo deficitari in ricezione (solo il 23% di perfetta) nonchè quasi impalpabili a muro ed in battuta con uno Zlatanov ben presto in panchina ed un Luburic entrato a match quasi compromesso ma capace di lasciare desolatamente immacolato il proprio tabelli-no. L’unico obiettivo attuale di Piacenza può essere quello di lavorare per cercare un sestetto base su cui costruire un play-off Challenge Cup almeno dignito-so. Ma le premesse sono del tutto scoraggianti.

Volley: Dhl impacchetta Piacenza Lpr travolta dalla capolista

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Corriere Padano

1218 febbraio 2016

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